Introduzione


Introduzione


 

 

 
 
 
 
 
 
Al suo funerale,

il celebrante sceglie di far proclamare
come prima lettura quella tratta da Giobbe:

 

Rispondendo Giobbe disse:
“Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
fossero impresse con stilo di ferro sul piombo,
s'incidessero per sempre sulla roccia!”…

 

Il giorno dopo chiamo l’amico Giovanni (Giova):

“Senti, perché non scriviamo un libro sull’esperienza di Veronica, come una risposta, un segno per noi… e chissà anche per chi… ?”

 
E questo blog nacque così…

 


 
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio,
nessun tormento le toccherà.
Agli occhi degli stolti parve che morissero;
la loro fine fu ritenuta una sciagura,
la loro partenza da noi una rovina,
ma essi sono nella pace.


Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,
la loro speranza è piena di immortalità.
Per una breve pena riceveranno grandi benefici,
perché Dio li ha provati
e li ha trovati degni di sé:
li ha saggiati come oro nel crogiuolo
e li ha graditi come un olocausto.
Nel giorno del loro giudizio risplenderanno;
come scintille nella stoppia, correranno qua e là.
Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli
e il Signore regnerà per sempre su di loro.
(Sapienza, cap.3)
 


 
Può una donna dimenticare il suo bambino,
non sentire pietà per il figlio delle sue viscere?
Anche se vi fosse una donna che si dimenticasse,
io non ti dimenticherò mai, dice il Signore.
(Isaia)
 
 

 
Destino avverso
la mia mente malata.
Forse umigli il Signore
tua unica forza.
Porterò un dì
la mia croce
in segno di pace.
 
(Un amico del reparto di Psichiatria)
 

 
La fragilità umanamente è solo una particella di umanità che si perde nel nulla.
Illuminata dall’Amore quella particella diventa richiamo alla luce universale che ci indica la strada dell’eterno,
della nostra
coscienza universale.
  

 
Non si tratta
di far conoscere una persona,
bensì far conoscere
ciò che quella persona
vuol farci conoscere.
 


Ottiche divergenti...


Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto
per confondere i sapienti;
Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole
per confondere i forti;
Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato
e ciò che è nulla
per ridurre a nulla le cose che sono,
perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio.
(San Paolo ai Corinti, 1,26-31) 

 

Non lo sapevamo… io, almeno, no…

(Dagli scritti di approfondimento su Lourdes, ad opera di Renè Laurentin e Alberto Maggi)


Qual era la colpa di Bernadette?
Animata dallo Spirito, rifuggiva gli angusti e tetri canoni ascetici dell'epoca, rivendicando spazi di libertà.

Era una nanerottola (non arrivava neanche al metro e mezzo), dalla testa troppo grande, malaticcia, analfabeta, così tarda di comprendonio da non essere stata ammessa alla Prima Comunione perché non riusciva a imparare le formule di catechismo, tanto imbranata da non sapere neanche che età avesse (“13 o 14 anni…”)
A quanti si meravigliavano scandalizzati e increduli che la Madonna potesse apparire a una nullità come Bernadette, lei candidamente rispondeva: "Se la santa Vergine ha scelto me è perché ero la più ignorante. Se ne avesse trovata un'altra più ignorante, avrebbe scelto lei".
I commenti della consorelle quando entrò in convento:
"Se la santa Vergine voleva apparire su questa terra, perché avrebbe scelto una contadina rozza e ignorante, invece di una religiosa virtuosa e istruita?
Non capisco come la santa Vergine abbia potuto comparire a Bernadette! Ci sono tante altre anime, così delicate e nobili!... Insomma!".
"Non è buona a nulla!".
"Che fortuna non essere Bernadette!".
"Siete soltanto una piccola sciocca!".

Dopo la morte, trovarono sotto il letto un fiasco di vino che lei ogni tanto assaggiava per tirarsi un po' su e anche del tabacco, che fiutava proprio come un uomo, e innocentemente ogni tanto pubblicamente, senza pensare nemmeno di nascondersi per questo…