Colui che è il Paradiso: il ‘Luminoso’. Lo conosci e
non lo conosci nello stesso tempo; lo vedi e non lo
vedi;
lo tocchi e non lo prendi; lo intuisci senza
raggiungerlo
mai; ti penetra e insieme si distanzia da te. È Colui
che è
il Paradiso: il Luminoso. Nel chiaro ti è sole, nel
buio ti è
luna. Si presenta sotto aspetti infinitamente diversi,
e spesso
imprevedibili. Per cui ti desta meraviglia, stupore e
sorpresa.
La sua potenza non è la nostra potenza, quella che
intendiamo noi e che valutiamo con i nostri metri di
misura.
La sua Onnipotenza sta nel rendersi, per amore,
totalmente
impotente. Per amore.
Illumina la nostra vita perché è il Vivente, ma
soprattutto
illumina le nostre morti perché è il Morente. Anche
nell’eternità - non qui in Paradiso - è il Morente.
Colui che
muore, per amore, nell’anima di chi lo fa Morente.
Colui
che vive, per amore, nell’anima di chi lo fa Vivente.
Morente e Vivente, in eterno. Salvezza e dannazione
eterne, come due binari paralleli sui quali scorre il
convoglio
dell’eternità costituito di anime e corpi votati e
votanti
alla vita o alla morte.
Colui che è il Paradiso, ma anche Colui che regola il
contrario del Paradiso, cioè la negazione eterna. Il
nulla
non esiste, no. O esisti con Colui che vive o vivi con
Colui
che muore, in eterno.