Foto ricordo...




Giovanni, don Luciano e Veronica… dietro loro, l'immagine di un volto che per la metà sinistra ritrae Gesù Bambino di Cimabue e per quella destra Santa Teresa di Gesù Bambino da piccola: lei era per la piccolezza, per l'infanzia spirituale, e si definiva la "pallina di Gesù".
 
 

Caricatura di don Luciano, l'ultimo suo disegno…
 
 
“Vorrei essere come l’Araba Fenice…”
“Intanto, cerca almeno di essere un’anatra felice!”
 
La zia Agnese:
“Salutami Maddalena!”
“Hai confuso le donne del Vangelo: sarebbe Veronica…”
 
Da Veronica ho imparato ad abbracciare gli alberi.
Dopo la prima volta che un po’ contrariato ne sono stato appiccicato dalla resina,
in seguito a quella non ho più fatto caso.
 
La prima volta Veronica non si spiegò bene
e io capii quello che lei mi diceva come la “Roma terapia…”.
Quando poi andai a dormire, la stanza aveva un’atmosfera più accogliente…
Conobbi il diffusore, che apprezzo ancora oggi da allora.
 
E tu...
Hai conosciuto direttamente o indirettamente Veronica…
Come un problema per la tua vita o come una vita piena di problemi?

 

COLUI CHE E’ IL PARADISO…

Colui che è il Paradiso: il ‘Luminoso’. Lo conosci e

non lo conosci nello stesso tempo; lo vedi e non lo vedi;

lo tocchi e non lo prendi; lo intuisci senza raggiungerlo

mai; ti penetra e insieme si distanzia da te. È Colui che è

il Paradiso: il Luminoso. Nel chiaro ti è sole, nel buio ti è

luna. Si presenta sotto aspetti infinitamente diversi, e spesso

imprevedibili. Per cui ti desta meraviglia, stupore e sorpresa.

La sua potenza non è la nostra potenza, quella che

intendiamo noi e che valutiamo con i nostri metri di misura.

La sua Onnipotenza sta nel rendersi, per amore, totalmente

impotente. Per amore.

Illumina la nostra vita perché è il Vivente, ma soprattutto

illumina le nostre morti perché è il Morente. Anche

nell’eternità - non qui in Paradiso - è il Morente. Colui che

muore, per amore, nell’anima di chi lo fa Morente. Colui

che vive, per amore, nell’anima di chi lo fa Vivente.

Morente e Vivente, in eterno. Salvezza e dannazione

eterne, come due binari paralleli sui quali scorre il convoglio

dell’eternità costituito di anime e corpi votati e votanti

alla vita o alla morte.

Colui che è il Paradiso, ma anche Colui che regola il

contrario del Paradiso, cioè la negazione eterna. Il nulla

non esiste, no. O esisti con Colui che vive o vivi con Colui

che muore, in eterno.